Lettere

 

 “Perché scegliere USacli – Krav Maga”

               

Scegliere US Acli significa:

    - far parte integrante di un ente di promozione che affonda le proprie radici nel lontano 1963 (il CONI solo tredici anni dopo lo riconoscerà come ente di promozione);

    - appartenere ad un gruppo che crede nell’incoraggiamento e predisposizione di attività sportive, motorie e ludiche aperte a tutti, con particolare attenzione verso gli individui fisicamente o socialmente svantaggiati.

   L’US Acli accoglie moltissimi sport, al suo interno le arti marziali si sono organizzate e da giugno 2014 hanno accettato di inserire anche il Krav Maga.

   Una bella vittoria per questa disciplina che troppo spesso viene vista come qualche cosa di negativo perché nel krav maga non corri o lanci una palla, non salti gli ostacoli o fai volteggiare nell’aria un nastro colorato ma, ti difendi. 

   Il krav maga nasce come disciplina di difesa, difesa di se stessi, dei più deboli, del proprio pensiero e pertanto dei propri diritti come persone rispetto alla società. 

   Si usano le proprie mani o armi bianche per bloccare l’aggressore e fuggire. Il krav maga non è uno sport dove si vince o perde ma un insieme di tecniche studiate per fermare l’aggressore per un tempo sufficiente a metterci in salvo.

    Il Primo Direttivo Krav Maga Us Acli, formatosi il 21 luglio 2014, ringrazia per la fiducia accordata e si sta muovendo rapidamente per offrire a tutti gli associati delle direttive e delle opportunità per crescere in modo serio ed unisono in tutt’Italia.

     A settembre ripartiranno tutti i corsi nelle varie palestre ed il messaggio e le istruzioni di come portare avanti i programmi di allenamento della disciplina del krav maga saranno a disposizione di tutti i tecnici.

    Già nei primi giorni di novembre offriremo la possibilità a tutti di potersi allenarsi con un Maestro internazionale di krav maga.

   Il messaggio cardine sul quale ci muoviamo e nel quale crediamo è  “assicurare a tutti secondo democrazia e giustizia lo sviluppo integrale di ogni persona.

  Nel nostro gruppo giovani ed adulti, uomini e donne hanno valori da proporre e dei quali far tesoro per costruire qualche cosa che va oltre il valore del krav maga, dello sport perché in primis ogni individuo è se stesso e agisce nel bene della comunità”. 

 

                                                                   Il Direttore Tecnico del Krav Maga USacli

                                                                                         Maestro Marco Ceccarini 

 

Krav Maga e arti Marziali   Riflessioni Personali

     Quando mi trovo a dover presentare il KM ad una platea che osserva gli allievi del Dojo Eleonora durante una esibizione esordisco più o meno così: “Il km si distingue dalle arti marziali per due motivi essenziali innanzitutto non è possibile definirlo SPORT. E’ definibile invece come tecniche di difesa personale a corta distanza. Il krav maga è una miscellanea di molte arti marziali, chi l’ha inventato ha valutato di scegliere tra tutte le arti marziali quanto di più efficace, diretto ed istintivo ognuna di esse proponeva.

     Prese, leve, pugni, calci messi assieme per elaborare un metodo pragmatico veloce istintivo che permetta di difenderci da svariate metodologie di aggressione”.

     Per praticare in modo completo e corretto il KM servono anni di esperienza ed allenamenti. L’esperienza rende l’allievo più dinamico, veloce e pronto ad utilizzare gli insegnamenti che ha acquisito nel tempo.

     Allo stesso modo per formare un Maestro serve tempo. Personalmente solo dopo dieci anni di studi ho deciso di coronare un desiderio che coltivavo da tempo: ”Costruire il Dojo Eleonora”. Giorno per giorno, lezione dopo lezione, trasmettevo ai miei allievi quanto avevo acquisito negli anni. Il primo anno non eravamo in molti, ma credevo in ciò che facevo. Gli allievi mi hanno capito, hanno saputo percepire la passione che nutro verso questa disciplina e anno dopo anno i corsi si sono affollati sempre più.

     Sarà la moda del momento o le mie capacità? Non mi interessa darmi una risposta, mi basta vedere allievi entusiasti a fine serata dopo un allenamento intenso, o sentirli dire “si” ogni qualvolta chieda loro di esibirci a qualche manifestazione.

     Resta comune il fatto che negli ultimi anni il Krav Maga è diventata una disciplina alla moda perché purtroppo sempre più sovente la cronaca ci racconta di atti di violenza e aggressione nei confronti di persone indifese.

     Il rovescio della medaglia è che per soddisfare la grande richiesta di frequentare corsi di autodifesa, molti si siano improvvisati Maestri di krav maga solo perché hanno seguito dei corsi “full immersion” nei fine settimana, o molto più semplicemente abbiano acquistato delle lezioni disponibili su dvd.

     Tutto ciò mi rammarica molto, perché persone non formate in modo corretto non sono in grado di fornire i giusti insegnamenti ai loro allievi. Questo fa si, purtroppo, che l’immagine del Krav Maga spesso perda di credibilità, soprattutto di fronte a coloro che praticano arti marziali da molti anni. Questi “addetti ai lavori” se vogliamo chiamarli così hanno occhi attenti e critici.

Sanno valutare bene se chi pratica KM è una persona seria o un approfittatore.

     E’ per questo motivo che consiglio a chiunque voglia avvicinarsi al krav maga di farsi consigliare da un esperto di arti marziali che saprà certamente valutare le capacità del maestro-istruttore o trainer che insegna krav maga.

Marco Ceccarini

Maestro Benemerito in arti marziali

“Quando sabato 31 maggio mi hanno insignito questa onorificenza sono rimasto basito.Sono quelle cose che ti capitano per caso, tu non le cerchi, sono loro che trovano te. Sono grato all’Unione Sportiva ACLI per quanto mi abbia riconosciuto.Ho iniziato da bambino con il karate e grazie a questo sono entrato nelle Fiamme oro della Polizia di Stato. Sono poi passato allo yoseikan budo e semi contact, per poi approdare al krav maga ancora nel secolo scorso. Queste sono le tre grandi tappe della mia vita sportiva… tutto il resto è scritto nel mio curriculum. Quello che non troverete scritto ma, che potrete percepire è la passione verso lo sport che non mi ha mai abbandonato. Il vero “atleta” non conosce vacanze o pause di riflessione. Gli unici momenti in cui mi sono fermato sono stati la conseguenza di interventi chirurgici.

Dedizione e passione mi accompagnano da sempre. Credo in ciò che faccio ma non mi aspetto mai nulla. Quando insegno in palestra chiedo ai ragazzi di dare il meglio delle loro capacità, non importa esser primi, la cosa che conta è credere in se stessi ed impegnarsi sempre.”

Marco Ceccarini