CORSI DI
AUTODIFESA ANTIAGGRESSIONE FEMMINILI USacli
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Premessa:
L’idea di realizzare un progetto di
aiuto verso le donne nasce nel 2007 dal desidero condiviso con un collega che
cercava una spiegazione alla morte della figlia sedicenne.
Volevamo
costruire qualche cosa perché la perdita di Eleonora doveva segnare la
nascita di un progetto d’aiuto alle donne.
Cosa
fare? Come muoversi? Che direzione prendere?
Non
fu difficile, con una carriera in Polizia e anni di attività sportiva nel
mondo delle arti marziali e del krav maga decidere di realizzare dei corsi gratuiti
di “autodifesa antiaggressione per un pubblico femminile”.
Nel
2010 la nostra idea si concretizza e da allora più di duemila sono coloro che
hanno partecipato attivamente ai nostri corsi.
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COSA TENER
PRESENTE
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Ad un corso di difesa
personale occorre sapere prima di tutto che l’aspetto psicologico della donna
che partecipa al corso svolge un ruolo molto importante e fondamentale,
perché se non si è esperti del settore e se non si ha alle spalle
un’organizzazione di professionisti pronti ad intervenire, si può cadere
nell’errore di generare false aspettative che potrebbero degenerare in
pericolose conseguenze.
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A CHI E’
RIVOLTO
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Aperto ad un pubblico di
sole donne senza limitazioni di età
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CHI SI ISCRIVE
AL CORSO
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Questi corsi attraggono
principalmente tre tipologie di donne:
1 donne curiose… “dato che è gratuito si può
provare!”;
2 donne che pensano che imparare alcune
tecniche possa essere utili;
3 donne che hanno bisogno
di un aiuto, che non hanno avuto la forza di denunciare perché hanno paura e
cercano qualsiasi possibile appiglio per uscire allo scoperto. Molte di
queste portano i segni di una violenza passata o ancora presente e sperano
che qualcuno li possa aiutare.
Per queste donne c’è una
rete invisibile pronta a sostenerle ed intervenire sia in modo esplicito da
chi ne fa richiesta, sia in modo tacito stando semplicemente vicino e facendo
sentire la donna in difficoltà tranquilla e libera di sentirsi se stessa.
La nostra RETE è costituita da:
-
ragazze
che frequentano da anni la mia palestra e che hanno subito a loro volta e superato
traumi di violenza, queste si mettono a disposizione durante gli esercizi
pratici;
-
uno
psicologo;
-
l’associazione
Telefono Rosa;
-
l’USacli
provinciale di Mantova che mette a disposizione strutture e quant’altro
potesse rendersi necessario per un reale aiuto.
-
una
squadra della Polizia di Stato che si occupa esclusivamente della violenza
sulle donne;
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A COSA SERVE
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Offre
l’opportunità di capire che è possibile difendersi.
Molteplici
sono le forme di aggressione, per noi non esistono differenze tra l’essere
aggredite da uno sconosciuto o subire quotidianamente violenza psicologica
tra le mura domestiche.
Questi
corsi servono a creare una coscienza, a capire che ogni individuo è
importante e come tale deve essere rispettato.
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NON “VENDIAMO”
UTOPIA
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Alla
prima lezione pratica esordisco sempre spiegando che quattro lezioni di
autodifesa non ci salvano la vita da una aggressione ma, ci possono aiutare
ad avere una visione migliore di come comportarsi in determinate situazione.
Evitare luoghi pericolosi, tenere gli occhi aperti a ciò che ci accade
attorno, fare propri dei comportamenti che ci tutelino è già un buon punto di
partenza. I soggetti “deboli” come spesso vengono considerate le donne devono
“battere” il malvivente con l’ingegno e l’astuzia di cui sono pianamente
dotate.
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COME SI
STRUTTURATO IL CORSO
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LEZIONE TEORICA
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Questo incontro si svolge solitamente
in una sala pubblica del Comune che offre il proprio patrocinio.
I relatori che intervengo sono stati
scelti con attenzione, ognuno di loro con la propria esperienza offre
notevoli informazioni utili.
- Lo psicologo del PUNTO FAMIGLIA Acli solitamente parla del
“valore dell’essere donna”. Molto
spesso chi subisce violenza psicologia tra le mura domestiche si annulla, e
perde la coscienza di se. Sentirsi una nullità, considerarsi una fallita è
normale. Il dott. Frasson ha il dono di saper farti sentire importante anche
se non ti conosce personalmente, le sue semplici parole vanno dritte al cuore di chi ascolta.
“Io vi amo tutte, perché siete donne e perché io sono qui,
grazie all’amore di una donna che mi ha custodito in grembo per nove mesi…” (citazione);
- La presidente di TELEFONO ROSA di Mantova che da molti
anni gestisce un servizio di ascolto dove è possibile telefonare e parlare
con delle volontarie. Chi subisce
violenza tra le mura domestiche tende a non fidarsi di nessuno che conosce
mentre trova più facile aprirsi a delle sconosciute ma che sanno ascoltare ed
eventualmente offrire i giusti consigli.
- Il presidente dell’associazione della Polizia di Stato ex
capo della sezione Digos di Mantova perchè ora in pensione. Le sue informazioni tecniche sul codice
civile e penale in materia di stalking, le modalità pratiche sul come
muoversi nel caso si subisca una aggressione, i numeri di telefono della
Polizia da chiamare. Sono tutte informazioni utili che fanno capire quanto e
come la legge italiana si muova a tutela delle donne;
- Solitamente si cerca di accodare un intervento di una
donna che per anni è stata vittima di violenza tra le mura domestiche che
parla di quanto le è stato utile riuscire ad uscire di casa e partecipare
alle lezioni di autodifesa, per sentirsi parte di un gruppo, per capire che
non era sola, per prendere coscienza che per tutto c’è una soluzione;
- Si assiste alla visone di un filmato realizzato con
l’aiuto dei ragazzi iscritti alla palestra di krav maga che gestisco che
mostra gli atteggiamenti scorretti che solitamente una donna ha e
successivamente come deve comportarsi se vuole evitare di essere scippata,
oppure come difendersi da una aggressione frontale, laterale, alle spalle
ecc…
Il krav maga, essendo un metodo di difesa molto immediato
ed istintivo e di facile apprendimento è un ottima guida su cui basare gli
insegnamenti impartiti a chi frequenta il corso
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COSA ACCADE
DURANTE IL CORSO
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ESPERIENZE DIVERSE – REAZIONI DIVERSE
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Questi corsi attirano molte donne,
alcune per curiosità, altre perché desiderano sentirsi un po’ più sicure
quando escono la sera da sole, altre ancora sono state vittime di abusi
sessuali e molte altre vivono situazioni familiari difficili e pericolose.
Chi ha subito violenza porta con se
ferite incancellabili e molto spesso, durante i corsi pratici, chiedono di
potersi allenare solo con altre donne perché non riescono più a gestire il
contatto fisico con un uomo.
Altre invece fuggono negli spogliatoi
per un pianto liberatorio perché purtroppo rivivono la scena della loro
aggressione. La presenza dello
psicologo durante gli incontri pratici è fondamentale e comunque è sempre
disponibile ad offrire il suo supporto
a coloro che lo chiedessero.
Ci sono poi donne che vivono
situazioni di violenza familiare, seguendo il corso pratico mi conoscono e
iniziano a fidarsi del Maestro –
Poliziotto e chiedono aiuto e consiglio. In questi casi fornisco indirizzi e
nominativi utili di una squadra in corpo alla Polizia di Stato presso la
questura di Mantova dove colleghe capaci e preparate possono spiegare ed
aiutare queste donne.
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Conclusione:
Ogni anno riusciamo a realizzare da un
minimo di due corsi ad un massimo di quattro. Nel corso degli anni il numero
delle iscritte aumenta in modo esponenziale, nel maggio 2014 a Curtatone MN
erano centosessanta! E’ possibile seguire un così alto numero di partecipanti
grazie al supporto tecnico fornitomi dagli allievi che frequentano la
palestra Dojo Eleonora che suddivisi in coppia controllano dalle quattro alle
sei coppie di donne. L’attento controllo fa si che gli insegnamenti impartiti
vengano appresi in modo corretto.
Questi
numeri per me significano:
-
Che
ciò che offriamo non sono solo parole;
-
Che
le donne hanno bisogno di essere supportate;
-
Che
la struttura del corso che abbiamo elaborato è un metodo vincente.
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Mantova
13 ottobre 2014
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Direttore
Tecnico
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Maestro
Marco Ceccarini
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“Perché scegliere
USacli – Krav Maga”
Scegliere US Acli e più nello
specifico C.A.M.D.O. significa:
- far parte integrante di un ente
di promozione che affonda le proprie radici nel lontano 1963 (il CONI solo
tredici anni dopo lo riconoscerà come ente di promozione);
- appartenere ad un gruppo che
crede nell’incoraggiamento e predisposizione di attività sportive, motorie e
ludiche aperte a tutti, con particolare attenzione verso gli individui
fisicamente o socialmente svantaggiati.
L’US Acli accoglie moltissimi
sport, al suo interno le arti marziali si sono organizzate con il C.A.M.D.O. e
da giugno 2014 hanno accettato di inserire anche il Krav Maga.
Una bella vittoria per questa
disciplina che troppo spesso viene vista come qualche cosa di negativo perché
nel krav maga non corri o lanci una palla, non salti gli ostacoli o fai
volteggiare nell’aria un nastro colorato ma, ti difendi.
Il krav maga nasce come
disciplina di difesa, difesa di se stessi, dei più deboli, del proprio pensiero
e pertanto dei propri diritti come persone rispetto alla società.
Si usano le proprie mani o armi
bianche per bloccare l’aggressore e fuggire. Il krav maga non è uno sport dove
si vince o perde ma un insieme di tecniche studiate per fermare l’aggressore
per un tempo sufficiente a metterci in salvo.
Il Primo Direttivo Krav Maga Us
Acli, formatosi il 21 luglio 2014, ringrazia per la fiducia accordata e si sta
muovendo rapidamente per offrire a tutti gli associati delle direttive e delle
opportunità per crescere in modo serio ed unisono in tutt’Italia.
A settembre ripartiranno tutti i
corsi nelle varie palestre ed il messaggio e le istruzioni di come portare
avanti i programmi di allenamento della disciplina del krav maga saranno a
disposizione di tutti i tecnici.
Già nei primi giorni di novembre
offriremo la possibilità a tutti di potersi allenarsi con un Maestro
internazionale di krav maga.
Il messaggio cardine sul quale ci
muoviamo e nel quale crediamo è
“assicurare a tutti secondo democrazia e giustizia lo sviluppo integrale
di ogni persona.
Nel nostro gruppo giovani ed
adulti, uomini e donne hanno valori da proporre e dei quali far tesoro per
costruire qualche cosa che va oltre il valore del krav maga, dello sport perché
in primis ogni individuo è se stesso e agisce nel bene della comunità”.
Il Direttore Tecnico del Krav Maga USacli
Maestro
Marco Ceccarini
Krav Maga e arti Marziali Riflessioni Personali Quando mi trovo a dover presentare il KM ad una platea che osserva gli allievi del Dojo Eleonora durante una esibizione esordisco più o meno così: “Il km si distingue dalle arti marziali per due motivi essenziali innanzitutto non è possibile definirlo SPORT. E’ definibile invece come tecniche di difesa personale a corta distanza. Il krav maga è una miscellanea di molte arti marziali, chi l’ha inventato ha valutato di scegliere tra tutte le arti marziali quanto di più efficace, diretto ed istintivo ognuna di esse proponeva. Prese, leve, pugni, calci messi assieme per elaborare un metodo pragmatico veloce istintivo che permetta di difenderci da svariate metodologie di aggressione”. Per praticare in modo completo e corretto il KM servono anni di esperienza ed allenamenti. L’esperienza rende l’allievo più dinamico, veloce e pronto ad utilizzare gli insegnamenti che ha acquisito nel tempo. Allo stesso modo per formare un Maestro serve tempo. Personalmente solo dopo dieci anni di studi ho deciso di coronare un desiderio che coltivavo da tempo: ”Costruire il Dojo Eleonora”. Giorno per giorno, lezione dopo lezione, trasmettevo ai miei allievi quanto avevo acquisito negli anni. Il primo anno non eravamo in molti, ma credevo in ciò che facevo. Gli allievi mi hanno capito, hanno saputo percepire la passione che nutro verso questa disciplina e anno dopo anno i corsi si sono affollati sempre più. Sarà la moda del momento o le mie capacità? Non mi interessa darmi una risposta, mi basta vedere allievi entusiasti a fine serata dopo un allenamento intenso, o sentirli dire “si” ogni qualvolta chieda loro di esibirci a qualche manifestazione. Resta comune il fatto che negli ultimi anni il Krav Maga è diventata una disciplina alla moda perché purtroppo sempre più sovente la cronaca ci racconta di atti di violenza e aggressione nei confronti di persone indifese. Il rovescio della medaglia è che per soddisfare la grande richiesta di frequentare corsi di autodifesa, molti si siano improvvisati Maestri di krav maga solo perché hanno seguito dei corsi “full immersion” nei fine settimana, o molto più semplicemente abbiano acquistato delle lezioni disponibili su dvd. Tutto ciò mi rammarica molto, perché persone non formate in modo corretto non sono in grado di fornire i giusti insegnamenti ai loro allievi. Questo fa si, purtroppo, che l’immagine del Krav Maga spesso perda di credibilità, soprattutto di fronte a coloro che praticano arti marziali da molti anni. Questi “addetti ai lavori” se vogliamo chiamarli così hanno occhi attenti e critici.
Sanno valutare bene se chi pratica KM è una persona seria o un approfittatore. E’ per questo motivo che consiglio a chiunque voglia avvicinarsi al krav maga di farsi consigliare da un esperto di arti marziali che saprà certamente valutare le capacità del maestro-istruttore o trainer che insegna krav maga. Marco Ceccarini
Maestro Benemerito in arti marziali
“Quando sabato 31 maggio mi hanno insignito questa onorificenza sono rimasto basito.
Sono quelle cose che ti capitano per caso, tu non le cerchi, sono loro che trovano te. Sono grato all’Unione Sportiva ACLI per quanto mi abbia riconosciuto.
Ho iniziato da bambino con il karate e grazie a questo sono entrato nelle Fiamme oro della Polizia di Stato. Sono poi passato allo yoseikan budo e semi contact, per poi approdare al krav maga ancora nel secolo scorso. Queste sono le tre grandi tappe della mia vita sportiva… tutto il resto è scritto nel mio curriculum. Quello che non troverete scritto ma, che potrete percepire è la passione verso lo sport che non mi ha mai abbandonato. Il vero “atleta” non conosce vacanze o pause di riflessione. Gli unici momenti in cui mi sono fermato sono stati la conseguenza di interventi chirurgici.
Dedizione e passione mi accompagnano da sempre. Credo in ciò che faccio ma non mi aspetto mai nulla. Quando insegno in palestra chiedo ai ragazzi di dare il meglio delle loro capacità, non importa esser primi, la cosa che conta è credere in se stessi ed impegnarsi sempre.”
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